Le opere di Giovanni Guardia e Armando Cerzosimo in esposizione negli spazi della Galleria Camera Chiara nel centro storico di Salerno che darà il via anche al mini cartellone di eventi ideati per la mostra In=Contro, che si svolgerà dal 13 al 20 aprile
di OLGA CHIEFFI
Il disegno è un immagine che si ottiene tracciando un insieme di segni e linee su una qualunque superficie. Possiamo aggiungere che, è un linguaggio artistico molto antico, infatti, le prime opere che sono state “disegnate”, risalgono addirittura all’ età della pietra. Il disegno è adatto a esprimere un idea, in modo immediato e sintetico. Proprio per questo, costituisce una prima tappa fondamentale, per ogni attività artistica e progettuale. Nel disegno, o per meglio negli schizzi, o bozze, possiamo trovare e vedere la scintilla creativa, di ogni artista, o magari di ogni persona comune. Il disegno è studio che serve per far “maturare” il progetto che immette più che mai nel crogiuolo del ricercare quotidiano dell’artista. Diviene un “genere” che, se per certi aspetti attiene ancora in qualche misura alla sfera ideale, alla definizione ideativi relativo ad una attualità sperimentale assai aperta e ipotetica, che sonda, tenta, suggerisce, ghermisce, molto più che compiutamente definire, l’immagine: molto di più che per il passato, il disegno oggi appare anzitutto qualcosa come il frammento di un diario immaginativo, spesso ininterrotto: spazio di prima e continua sperimentazione.
Questo il tema dell’atteso evento di aprile proposto da Armando Cerzosimo, nella sua Galleria Camera Chiara nel centro storico di Salerno, che vanta ilpatrocinio morale del comune di Salerno e del C.N.A Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa e che avrà il suo taglio del nastrogiovedì 13 aprile,alle ore20per concludersigiovedì 20 aprile, che in questa settimana, verrà animata da diversi eventi. “La mostraIN=CONTRO – ha dichiarato Armando Cerzosimo –parte da una “provocazione” fatta daGiovanni Guardiasulla forza del pensiero che si traduce nei suoi disegni e della capacità di contrapporre immagini fotografiche che riprendono ciò che già è modellato con materia. La dissertazione sul dilemma può anche essere una continuazione sul mio lavoro esposto presso Fornace Falcone nel 2017 dove ha inizio un percorso visivo sul tema della “ Conseguenza di un dilemma” dove la mia fotografia a volte ermetica si confrontava con temi inusuali ed angolazioni visive senza nessuna sorta di racconto consequenziale. Giovanni Guardia, attento osservatore e persona di grande cultura ha voluto “spronarmi” a continuare il discorso iniziato nel 2017 affiancandomi con i suoi splendidi disegni in una mostra che sicuramente rompe gli schemi delle manifestazioni con cui abbiamo ripreso l’attività in Camera Chiara, ma l’occasione di avere un In=Contro alla pari con Giovanni era oltremodo intrigante per non proporla a chi ama la fotografia e le arti visive.
Le “ visioni“ sia pittoriche che fotografiche sono circa una quarantina distribuite negli spazi della Galleria. Una coraggiosa impaginazione delle immagini ed una pari composizione delle opere di Guardia sono state pensate ed immaginate per far “sostare” e “fermare” lo spettatore per una riflessione sulla onirica visione degli autori”. Gli incontri che andranno ad impreziosire il momento espositivo, a cominciare dal vernissage, che vedrà protagonista ilcritico d’arte Cristina Tafuriin un dialogo con gli autori dal titolo la “Domanda”, per poi proseguiremartedì 18 aprile con il giornalista Paolo Romanonel“Decifrare”e per concludere nel corso del finissage, previsto il20 aprilecon inizio alle ore 20, il pittoreEugenio Siniscalchidissertare sul tema del “Dubbio”, accenderanno quell’interesse che comporterà un proficuo scaltrimento nella lettura delle opere, attraverso intelligenze più sottilmente mirate all’ambito maggiormente prossimo all’incandescenza reale della ricerca, come ad esempio questa di Giovanni Guardia, che vede sovrapposizioni di segni, ottenute attraverso l’uso dell’agata, dunque a praticare un piano indubbiamente più affinato ed esigente rispetto alla, se non altro apparentemente, maggiore accessibilità e certa spettacolarità delle opere. Un confronto, alla ricerca di uno spazio visionario e metafisico, sicuramente intimo e segreto diIN=CONTRO.
Giovanni Guardia, lucano, di formazione classica, frutto dell’Accademia di Belle Arti di Roma e dell’indirizzo in storia dell’arte dell’’università La Sapienza, ha lavorato presso il Ministero beni Culturali, Calcografia Nazionale, è funzionario restauratore conservatore, in Salerno, è Direttore responsabile delle riviste Bollettino Storico ed Annali Storici di Principato Citra. Ha esposto a Roma, Parigi, Tel Aviv, Positano, nel 1983 decide di non rendere pubbliche le sue ricerche grafiche e pittoriche. Riprende nel 2015 con una personale ospite della Galleria Camera Chiara di Armando Cerzosimo.
Armando Cerzosimo: lunga e densa la carriera di Armando Cerzosimo, nato in Montecorvino Rovella, che entra giovanissimo in studio fotografico, dove apprende ed assimila la tecnica della camera oscura, con la stampa in B/N ed a colori con ingranditore. Le prime tecniche di ripresa fotografica passano attraverso gli obbiettivi delle varie Rolleiflex, Leica, Hasselblad. Dopo vari anni d’apprendistato sente forte il desiderio di viaggiare: Africa, Asia, Medio Oriente, nord Europa, dove ha la possibilità di sperimentare ed approfondire il reportage, la fotografia di ricerca, la committenza sociale. Rientrando in Italia, apre a Bellizzi il suo primo studio Artfoto Camera Chiara, approfondisce sempre con più impegno il percorso della fotografia sociale. Percorso che lo porta ad essere uno dei relatori al terzo Congresso Mondiale dei Fotografi Professionisti in Orvieto edizione 2001. Diverse sue mostre, tra cui Sri Lanka, L’isola, presentata al Festival del Cinema in Giffoni Valle Piana dove é stato inoltre il fotografo personale del direttore del Giffoni Film Festival e, lavorando dietro le quinte, ha avuto il modo e la fortuna di conoscere, frequentare e fotografare attori e registi famosi quali Zeffirelli, Manfredi, Sordi. “Turchia, immagini e suggestioni” presentata a Montecorvino Rovella; “Romania, immagini di Libertà” con libro sulla rivoluzione in Romania, e la presentazione di Lanfranco Colombo, mostra presentata a Palazzo Isimbardi a Milano con volume edito dalla Campanotto Editore; “Terzavita”, mostra sulla Pia Casa di Ricovero in Salerno presentata a Palazzo Genovese. É stato ospite negli spazi di Villa Rufolo in Ravello con una sua personale fotografica, inoltre, una sua immagine è stata esposta all’Accademia di Brera. Presente per vari anni alla sezione Cultura del Photo Roma Show dove ha presentato tra l’altro “Camera Work” e “Anime gemelle”, mostra sui momenti più significativi del suo percorso fotografico. Un suo stile personale lo porta ad essere pubblicato su diverse riviste, tra cui Sposa Magazine e Vogue Sposa. Attualmente dirige due studi fotografici, uno sempre a Bellizzi (Sa) studio con annessa sala posa e l’altro nello splendido centro storico di Salerno. Espone nella cappella di S. Antonio dei Nobili a Salerno intitolata “Opere libere” dove si rimarca il suo interesse per la fotografia sociale. Nel castello Svevo di Barletta le fotografie della mostra “Visita a Lisbona”. “Dialoghi sulla fotografia” dedicato alla figura di uno dei più importanti esponenti della fotografia nel 900 italiani: Enzo Sellerio. Nelle splendide sale della Pinacoteca Provinciale di Salerno 3 installazioni fotografiche dedicate a 3 influenti scrittori del panorama nazionale: Maurizio De Giovanni, Massimiliano Smeriglio e Ruggero Cappuccio, “Chiaroscuro”, allestimento fotografico e video presso Palazzo Coppola in Sessa Cilento durante il festival Segreti d’Autore. Nel 2002 insieme ad altri 18 colleghi ha dato vita all’associazione fotografica “Artesia”. É socio fondatore del Fondo Internazionale Orvieto Fotografia, ed è fondatore del “Circolo centrale Fotografi Italiani”. Nel 2014 riceve il Premio Della Critica alla prima Biennale d’Arte di Salerno. Ultimo allestimento presso il Museo Archeologico Nazionale di Paestum con la Mostra “Il Ritratto non vedente” visitata da oltre 30.000 persone. Nel 2006 – 2012 – 2014 in occasione dell’annuale incontro del FIOF (Fondo Internazionale Orvieto Fotografia) riceve le Qualificazioni Nazionali QIP (Qualifed Italian Photographer). Ha ottenuto il premio fotografia “Ritratti del Territorio”.