Le opere di Giovanni Guardia e Armando Cerzosimo in esposizione negli spazi della Galleria Camera Chiara nel centro storico saranno “decifrate” da Paolo Romano domani lunedì 17 aprile alle ore 20 in un incontro col pubblico
di OLGA CHIEFFI
Dopo la “Domanda” del critico d’arte Cristina Tafuri agli artisti in mostra Giovanni Guardia con i suoi disegni e Armando Cerzosimo con le sue fotografie in una esposizione e composizione molto particolare, ai quali è stata posta la richiesta di come si genera la propria arte, con interventi di Elio Fedele, Costantino Marino, Lucio Ronca Presidente del C.N.A. Francesco Sofia, Maria Antonietta del Grosso ed Eugenio Siniscalchi, domani lunedì 17 aprile, alle ore 20, sarà il giornalista Paolo Romano a “Decifrare” le visioni di “IN=CONTRO”. L’analisi della natura dell’opera d’arte e del ruolo che essa riveste, o può aspirare a rivestire, nella concreta esistenza di individui e popoli, sembra un banco di prova privilegiato con cui può essere colta la vicinanza-lontananza dei due autori, tanto più che l’arte, fin dai tempi più antichi considerata portatrice di una funzione sociale insostituibile, nella sua riconosciuta « socialità » e « comunicabilità », possiede una valenza strategica fondamentale in una ermeneutica filosofica che fa oggetto della sua analisi proprio la comunicazione e i rapporti interpersonali.
Disegni di guardia sofferti, fatti scomparire con l’agata, alla ricerca della forma, come una partitura beethoveniana, la ricerca di Armando Cerzosimo che visualizza ciò che vuol farci “vedere” nelle sue immagini, si avvierà verso le carte scritte di getto e senza ripensamenti del genio mozartiano. Certo, la “forma” artistica sarà il primo risultato dell’attività dell’artista; quindi ci sarà il concorso di più individualità artista e pubblico, ma specialmente nelle arti visive ci sarà una trascendenza della forma rispetto a stati, condizioni, intenzioni, puramente soggettive.
Questo il tema proposto da Armando Cerzosimo, nella sua Galleria Camera Chiara nel centro storico di Salerno, che vanta il patrocinio morale del comune di Salerno e del C.N.A Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa, per la mostra IN=CONTRO che parte da una “provocazione” fatta da Giovanni Guardia ad Armando Cerzosimo sulla forza del pensiero che si traduce nei suoi disegni e della capacità di contrapporre immagini fotografiche che riprendono ciò che già è modellato con materia. La dissertazione sul dilemma può anche essere una continuazione sul lavoro fotografico esposto presso Fornace Falcone nel 2017 dove ha inizio un percorso visivo sul tema della “ Conseguenza di un dilemma” dove la fotografia di Cerzosimo, a volte ermetica, si confrontava con temi inusuali ed angolazioni visive senza nessuna sorta di racconto consequenziale. Le “ visioni“ sia pittoriche che fotografiche sono circa una quarantina distribuite negli spazi della Galleria.
Una coraggiosa impaginazione delle immagini ed una pari composizione delle opere di Guardia sono state pensate ed immaginate per far “sostare” e “fermare” lo spettatore per una riflessione sulla onirica visione degli autori” Il finissage, previsto il 20 aprile con inizio alle ore 20, vedrà il pittore Eugenio Siniscalchi dissertare sul tema del “Dubbio”, accenderanno quell’interesse che comporterà un proficuo scaltrimento nella lettura delle opere, attraverso intelligenze più sottilmente mirate all’ambito maggiormente prossimo all’incandescenza reale della ricerca, come ad esempio questa di Giovanni Guardia, che vede sovrapposizioni di segni, ottenute attraverso l’uso dell’agata, dunque a praticare un piano indubbiamente più affinato ed esigente rispetto alla, se non altro apparentemente, maggiore accessibilità e certa spettacolarità delle opere. Un confronto, alla ricerca di uno spazio visionario e metafisico, sicuramente intimo e segreto di IN=CONTRO.