Abbiamo raggiunto Pasquale Sorrentino delegato al turismo e alla promozione del territorio di Palazzo Sant’Agostino, di ritorno dalla prestigiosa vetrina milanese: “Occorre saper fare e fare sapere. Il mercato ce lo chiede e la nostra coscienza lo desidera”
Di OLGA CHIEFFI
Il settore dei viaggi sta vivendo una fase di grandi cambiamenti: oggi più che mai è importante creare o rafforzare le relazioni e aggiornare le proprie conoscenze. Oltre a confermarsi primo marketplace mondiale per il prodotto Italia, la BIT 2023 riunisce sotto un unico tetto un’ampia rappresentanza di tutte le filiere, dalle Regioni italiane agli Enti del Turismo esteri, dai Consorzi agli operatori privati, l’hôtellerie o i vettori. Non poteva mancare, naturalmente, la Provincia di Salerno, aperta alle grandi tendenze quali Territori e metaverso, un’analisi di come l’esperienza virtuale possa fare da apripista al mondo reale, oppure, in ottica slow e sostenibile, Turismo naturalistico: la consapevolezza dei viaggiatori “utili”, per valorizzare la ricaduta sui territori del crescente desiderio di immergersi nella natura o il bleisure, il viaggio non solo per lavoro, una formula di viaggio ibrida che sta vivendo un revival dopo la pandemia, o l’ incoming e turismo di prossimità, un’opportunità di rivisitare il territorio come bacino di esperienzialità sostenibile.
Abbiamo raggiunto Pasquale Sorrentino, Consigliere provinciale e Delegato al Turismo e Promozione del Territorio, di ritorno dalla due giorni milanesi.
Con quali intenzioni e obiettivi l’amministrazione provinciale si è presentata alla Borsa del Turismo a Milano?
L’Italia è tra principali destinazioni turistiche mondiali; la Provincia di Salerno “casa di 158 comuni”, con i siti Unesco, i borghi, i campanili, i castelli, le bandiere blu, le aree protette e la biodiversitá, è un “catalogo” unico i cui principali ambasciatori debbono essere gli abitanti e ciascuno deve sentirsi Assessore al Turismo della propria terra. L’amore genera conoscenza, unitamente alla consapevolezza di vivere in una terra “divina”, come suggerisce il claim della Regione Campania con l’ottimo lavoro dell’Assessore Felice Casucci. La BIT è il luogo delle relazioni e delle buone intenzioni, occorre tradurle in fatti. Il Turismo è un sistema di fattori dinamici e interconnessi tra loro, che debbono necessariamente funzionare; in esso convergono la pianificazione, la promozione, l’efficienza dei servizi e la passione di tante imprese e lavoratori. Occorre saper fare e fare sapere. Il mercato ce lo chiede e la nostra coscienza lo desidera.
Cambio al vertice con il Presidente Franco Alfieri, si continua sulla stessa linea politica di Michele Strianese o è stata introdotta qualche novità?
La vocazione della Provincia rimane la stessa, è il codice genetico di questa terra: bellezza da togliere il fiato. Ma tocca saperla raccontare bene, non basta illudersi che esista, la competizione internazionale è agguerrita. Nonostante si esca da una crisi planetaria, sarebbe un delitto “sprecarla”. Con Strianese abbiamo lavorato bene, Alfieri oggi è certamente una grande opportunità per tutti e il suo operato a Paestum lo certifica. Da lui l’idea delle Consulte del Turismo, Cultura, Sport e Politiche Sociali, per “aprirsi” al terzo settore, all’associazionismo, alla formazione scolastica e accademica; ci stimola molto, gli sono grato per la fiducia.
Su quali eventi speciali avete puntato a Milano?
Su un deciso cambio di metodo: programmare e condividere. Se gli eventi non sono pianificati per tempo non generano alcun indotto.
Un impegno solenne: non dobbiamo confondere l’intrattenimento con il Turismo, non sono la stessa cosa. Il primo si compie con le presenze, il Turismo con le permanenze. Una differenza netta che i Comuni devono sostenere. A Milano abbiamo ritrovato e rinnovato le ragioni che ci tengono insieme, abbiamo “raccontato” Open-Salone dell’Outdoor, il Turismo senza Stagioni, le Terre del Bussento e promosso la Rete dei Musei Provinciali.
Il Sindaco Marco Rizzo ha presentato un anniversario importante: i 900 anni dalla fondazione di Castellabate mentre noi stiamo lavorando a un programma di eventi in Provincia di Salerno da presentare alla BMT di Napoli 16-18 Marzo la cui definizione sarà uno strumento molto valido per agli operatori turistici.
Mare, monti, un paesaggio speciale e variegato quello della nostra estesa provincia, per di più accorsatissima per i suoi scavi, storia, musei, arte che verranno valorizzati da musica, teatro, mostre, come si prospetta la nuova stagione turistica che si aprirà con il “primo bacio dell’aprile” per dirla con Bohème?
La Provincia è ricca per la straordinaria osmosi tra costa e aree interne, l’una in funzione delle altre. Non in conflitto. La ricchezza è l’unione delle due esperienze. La diversità è sempre una occasione di progresso. Non amo molto la parola “sinergia”, preferisco il termine “connessione” poichè prevede un interscambio e delle tracce concrete. Dobbiamo ascoltare di più e narrare meglio. Ci sono luoghi incontaminati, poi, in cui il silenzio è un valore.
Il nostro entroterra bellissimo e poco conosciuto, in cui si può provare l’esperienza sinestetica, dei cinque sensi, anche del sesto, come l’ha promosso a Milano e ci rassicura su di una viabilità più agevole per raggiungere tutti i paesi e immaginarvi itinerari?
Una suggestione vera, la sua…da cogliere al volo: da soli si va veloce, ma insieme si va lontano; nasce qui l’idea condivisa con l’Assessore al Turismo del Comune di Salerno Alessandro Ferrara di costituire il Forum degli Assessori al Turismo della Provincia, a margine della conferenza eventi 2023 del Comune di Salerno, una nuova realtà interessantissima. Non più, da oggi, battitori liberi, ma la creazione di una “strada” da percorrere insieme, con l’obbligo che sia “sicura” e funzionale.
Pasquale Sorrentino di nuovo al lavoro dopo due “jours fous” a Milano quale traguardo nell’immediato futuro?
Il “nostro” progetto “Chiamata alle Arti” presentato alla Borsa Archeologica di Paestum, una battaglia culturale in cui sono state convocate le Province d’Italia a difesa del proprio patrimonio museale e artistico che va tutelato per evitare che da valore diventi un disvalore e l’emergenza si trasformi in prassi. La “cultura” è una leva poderosa e su questo punto il collega consigliere delegato Francesco Morra sta facendo un lavoro immane. La strada è segnata, ora è il momento di seguirla: Now’s the Time!